ROSSO DELLE PADULE: APPASSIMENTO PUGLIA I.G.P. 2021
La linea "Crus" accoglie un dolce e speziato mistero tutto da scoprire... ROSSO DELLE PADULE, il nostro appassimento, un vino sofisticato che vi conquisterà!
Rosso delle Padule racconta di combattimenti e guerrieri ma anche di lavori di bonifiche nei capi e ritrovamenti di tesori preziosi: come l'appassimento, il nostro nuovo vino.
Limpido dal colore rosso intenso con riflessi violacei, è un vino morbido e armonico dal gusto dolcemente fruttato con sentori di frutti rossi misti a spezie tostate, ben amalgamati in una struttura morbida e persistente.
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VARIETÀ DELL’UVA
Blend di vitigni autoctoni pugliesi.
AFFINAMENTO VINO
Dopo una soffice diraspatura le bucce e il mosto vengono messi a macerare per 4 giorni (4-5° C). Si avvia la fermentazione alcolica a temperatura controllata (28-30°C) per i primi 2 giorni di fermentazione; poi si riporta la temperatura a 22-24° C fino a fine fermentazione. Seguono la pressatura e la fermentazione malo-lattica.
ESAME ORGANOLETTICO:
Limpido dal colore rosso intenso con riflessi violacei, l’appassimento è un vino morbido e armonico dal gusto dolcemente fruttato con sentori di frutti rossi (ribes nero, mirtillo e mora) misti a spezie tostate, ben amalgamati in una struttura morbida e persistente.
ABBINAMENTO GASTRONOMICO:
Vino conviviale, accompagna carne rossa alla brace, primi piatti e formaggi.
TEMPERATURA DI CONSERVAZIONE: 16 - 18° C
18- 20° C. Decantare prima di servire.
L'ORIGINE DEL NOME
Sai perché “Rosso delle Padule” racconta di combattimenti e guerrieri e bonifiche e ritrovamenti di tesori preziosi?
Il nome rende omaggio alla “Palude del Capitano”, parte del Parco naturale regionale di Porto Selvaggio: leggenda vuole che un uomo di mare, - un Capitano-, si stabilì in questa zona marina nei pressi di Porto Cesareo in cerca di calma e serenità. In mezzo a uno specchio d’acqua frastagliato da “doline di crollo”, - rocce di natura carsica che gli abitanti della zona chiamano “spannulate”-, costruì una casetta e qui si stabilì. Questa casa (ancora visitabile!) si trova di fronte a un piccolo specchio d’acqua: un laghetto alimentato da acque dolci,- provenienti dalle fredde sorgenti che sgorgano dalla roccia-, e salate, -provenienti da piccoli canali sotterranei che dal mare poco distante si congiungono fino alla piccola “palude”.
In questa rea affascinante il Capitano si rilassava, magari sorseggiando un buon vino, un tesoro prezioso: che fosse proprio il nostro “Rosso delle Padule” il vino che questo Capitano beveva nei suoi momenti di riflessione?
LA TECNICA DELL’APPASSIMENTO
L’appassimento è una pratica molto antica utilizzata per conservare più a lungo sia il frutto che, in un secondo momento, il vino, in virtù di una maggiore concentrazione di zuccheri e aromi.
Infatti, mediante la lenta evaporazione dell’acqua negli acini, i succhi sono concentrati e le uve raggiungono maggiore gradazione zuccherina e contenuto in estratti.
Per produrre vini dolci passiti, l’appassimento può essere:
• in vigna (surmaturazione delle uve, la cui raccolta viene ritardata per un tempo variabile, di 10-30 giorni. I vini che se ne ottengono vengono indicati in etichetta come vendemmie tardive)
• naturale (le uve vengono lasciate appassire all’aria in modo naturale);
• forzato (appositi locali termoregolati, dotati di ventilazione forzata)
Per il nostro “Rosso delle Padule” l’appassimento è effettuato sulla pianta: il metodo consiste nel tagliare il capo a frutto in modo che non arrivi linfa al grappolo; poi, il sole del Sud Italia porta l’uva alla giusta concentrazione.
In questo modo si sviluppano profumi, colori ed elementi gustativi che nel bicchiere esprimono sensazioni uniche e incomparabil: Rosso delle Padule è un vino morbido e armonico dal gusto dolcemente fruttato con sentori di frutti rossi (ribes nero, mirtillo e mora) misti a spezie tostate, ben amalgamati in una struttura morbida e persistente.